sabato 22 marzo 2025

AMO LEGGERE-IL TRENO DEI BAMBINI

sabato 22 marzo 2025

 

Ho comprato questo libro quando è uscito il film che vorrei vedere, ma prima mi piace sempre leggerne il libro da cui è tratto.
  

Si tratta di

 " IL TRENO DEI BAMBINI   "

di Viola Ardone - ed. Einaudi

 

recension-libro-viola-ardone


 

L'io narrante è Amerigo Speranza , il bambino protagonista che vive con la madre, senza un padre, forse partito per l'America, e cerca di sopravvivere alla miseria raccogliendo pezze usate che poi la madre rivende, per guadagnare un pezzo di pane per sè e il figlio.

Il gioco preferito di Amerigo è osservare le scarpe della gente e contare quelle rappezzate, quelle vecchie e le pochissime nuove, quando gira per strada insieme al suo amico Tommasino.

E' una storia poco conosciuta ma tanti bambini, nell'Italia Meridionale del dopoguerra, grazie ad una iniziativa del partito comunista , vennero strappati alla miseria ed affidati al treno dei bambini che li avrebbe condotti a tante famiglie del Nord Italia, disposte ad accogliere questi bambini per dar loro un'opportunita migliore di vita.

La madre a malincuore lo affida al Treno dei bambini che lo porta forse verso un futuro migliore ma incerto, perchè nè le madri nè i loro bambini conoscono per davvero il destino che li attende.

 

Tutta la storia è affidata alla narrazione del piccolo che esprime quelle che sono le sue emozioni, le paure, i desideri e le speranze di un bambino che è abituato alla vita fatta di espedienti, nella Napoli che cerca di risollevarsi dalla tragedia della guerra.

Imparo in mezzo alla via: vado girando, sento le storie, mi faccio i fatti degli altri. Nessuno nasce imparato».

Amerigo ci racconta di paura, di separazione dolorosa, di incertezze,di difficoltà nell'inserirsi nella famiglia che lo ha accolto per spirito di Solidarietà,del sentirsi diviso a metà tra la nuova famiglia a cui pian piano si sta affezionando e la madre lontana che non sa esprimergli il proprio affetto e sembra quasi averlo dimenticato.

Oramai siamo spezzati in due metà…Da un lato c’era mia madre e dall’altro tutto quello che desideravo: una famiglia, una casa, una cameretta solo per me, cibo caldo, il violino. L’accoglienza, la solidarietà,… ha anche un sapore amaro, per entrambe le parti, per quelli che la danno e per quelli che la ricevono».

 

La prima parte del libro è stato un racconto coinvolgente e ci ha resi partecipi della vita difficile che ha dovuto affrontare ma la seconda parte invece mi ha lasciato interdetta perchè mi sono improvvisamente trovata davanti all'Amerigo adulto che torna a Napoli alla morte della madre.

Non sono riuscita a capire perché dalla storia del bambino si passa direttamente all'adulto saltando tutto il racconto emotivo del suo diventare uomo.

Sarebbe stato interessante capire come il bambino si era trasformato in quell'adulto e che cosa era avvenuto nel suo animo che lo ha portato ad abbandonare, per sempre, la sua città natale e la madre, per scegliere la vita e la famiglia del Nord che lo ha adottato.

Per questo motivo sono rimasta un pò delusa perché mi sono sentita  privata di uno svolgimento della storia del racconto che poteva essere davvero speciale ...sembra quasi che qualcuno abbia strappato dal libro i fogli che descrivevano quella parte di vita che l'aveva condotto al suo divenire uomo. 

E voi lo avete letto?

Sarei felice di leggere le vostre impressioni come commento al post.

Vi aspetto.

Eli 


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